“Ricomincio da me” è una sperimentazione scolastica interistituzionale, svolta nella provincia del Verbano Cusio Ossola, che si pone l’obiettivo di codificare un sistema di orientamento organico in grado di far acquisire agli studenti le competenze necessarie alla scelta autonoma e consapevole del proprio futuro scolastico e lavorativo. L’idea del progetto nasce dall’esigenza di ripensare le azioni orientative messe in campo per contrastare il rischio di dispersione e di insuccesso scolastico, in particolare nel biennio delle scuole superiori (ISFOL, 2011; MIUR, 2019). Occorreva, in particolare, ripensare le modalità di orientamento troppo spesso concepito come mera appendice di un’azione didattica limitata anche nel tempo, concentrata solitamente nei primi mesi del terzo anno di Scuola Secondaria di primo grado. Dai rapporti dei docenti referenti all’orientamento è emerso, inoltre, che la scelta della scuola superiore viene fatta prevalentemente sulla base delle caratteristiche di contesto ambientale degli Istituti, su convinzioni delle famiglie rimaste ancorate al passato e sul voto d’uscita dall’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione; è apparso chiaramente che viene data poca importanza alla conoscenza delle opportunità lavorative presenti sul territorio e alle reali attitudini dei ragazzi che non trovano a scuola le giuste modalità per emergere. Inoltre, se il tasso di abbandono scolastico in provincia è piuttosto contenuto, è elevata d’altra parte la percentuale di alunni che nel biennio cambiano indirizzo o addirittura tipologia di Istituto. A questo si aggiunge la caratterizzazione forzata di alcune scuole o indirizzi che rischiano di perdere attrattiva presso gli studenti per cui sarebbero più adatti e di diventare una sorta di refugium peccatorum.
Dall’analisi degli elementi di criticità fortemente limitanti cui si è accennato prima, si è passati a considerare la presenza di risorse determinanti:
- Docenti referenti all’orientamento preparati, professionali e aperti al confronto.
- Enti del terzo settore e stakeholder disponibili a collaborare con l’Istituzione scolastica e con le famiglie per costruire un’alleanza educativa efficace e permanente.
- Risorse naturali del territorio di notevole pregio e interesse che hanno permesso lo sviluppo dell’attività turistica o la vocazione alla salvaguardia della biodiversità e alle lavorazioni artigianali di qualità e di eccellenza.
Costituzione della Rete interistituzionale e finalità del progetto
L’incontro tra i limiti individuati e le opportunità offerte dalle risorse sopra citate ha portato alla costituzione di una Rete di scopo composta da soggetti diversi e apparentemente dissonanti che hanno saputo creare una armoniosa e proficua sinergia. Il progetto nell’A.S. 2018/2019 ha coinvolto 13 scuole del Primo ciclo, il Consorzio dei Servizi Sociali del Verbano, la Camera di Commercio del VCO con le Associazioni di categoria, l’Ente di Formazione professionale del VCO, la cooperativa La Vaina, le Parrocchie, Novacoop, il Centro Commerciale Le Isole di Gravellona Toce e le aziende presenti sul territorio. Il coordinamento è stato gestito dalla Dirigente della scuola capofila, Stefania Rubatto, con il patrocinio e il supporto tecnico dell’Ufficio Studi dell’Ambito territoriale del VCO nella persona di Antonella Di Sessa. Fondazione Comunitaria del VCO, Ente da sempre impegnato nello sviluppo sociale del territorio anche per quanto riguarda l’educazione e la formazione, ha patrocinato e supportato finanziariamente il progetto rendendone possibile l’attuazione.
Il progetto si pone la finalità di strutturare nella provincia del Verbano Cusio Ossola un sistema di orientamento efficace in grado di valorizzare le risorse del territorio e codificare un linguaggio comune che si rivolga agli studenti e alle loro famiglie, coinvolgendo gli operatori scolastici, gli esperti del settore di formazione sull’orientamento e del mondo del lavoro e capace di riconnettere la scuola con la realtà materiale della vita; un ulteriore traguardo è quello di far acquisire agli studenti un nuovo habitus mentale che promuova in loro la capacità di immaginare il futuro in tutte le sue possibili variabili affinché possano sostenere gli inevitabili cambiamenti di ruolo che si troveranno a fronteggiare nella loro vita lavorativa. Il coinvolgimento del Consorzio dei servizi sociali mira, inoltre, a garantire le pari opportunità formative per gli alunni che si trovano in condizioni di svantaggio a causa di disabilità o situazioni di disagio familiare, culturale e socio-economico: gli educatori programmano con il team docenti gli interventi ritenuti più adeguati per il loro percorso di orientamento.
Il sistema sopra citato prevede che l’Orientamento venga inteso come un vero e proprio processo formativo teso a indirizzare l’alunno verso la conoscenza di sé (orientamento formativo) e verso la conoscenza del mondo circostante (orientamento informativo). Tale sistema così modellizzato deve diventare strumento didattico quotidiano nell’ottica di un apprendimento esperienziale.
Azioni e modalità di intervento
Sono state attuate due diverse modalità di intervento: incontri di formazione destinati a studenti, docenti e famiglie e attività lavorative/laboratoriali differenziate in base ai diversi stili di apprendimento degli alunni.
La formazione rivolta agli alunni ha affrontato il tema della conoscenza della realtà imprenditoriale del territorio e l’acquisizione di competenze personali e sociali comprendenti le soft skill: capacità di interagire e lavorare con gli altri, capacità di risolvere problemi, creatività, pensiero critico, consapevolezza, resilienza, preparazione ad affrontare la natura mutevole delle economie moderne e delle società complesse. Con la collaborazione di Camera di Commercio del VCO, 135 alunni hanno incontrato a scuola le donne imprenditrici del territorio che hanno raccontato la loro storia e il loro coraggio rispondendo anche alle numerose domande degli studenti su aspetti poco conosciuti della tematica dell’Economia e del Lavoro.
Fondazione Istud di Baveno ha curato la preparazione di 75 alunni sul “Sistema Azienda”, formazione propedeutica al laboratorio di business game: gli studenti sono stati introdotti alla pratica dell’imprenditorialità intesa come promozione dello spirito di iniziativa, capacità di rilevare bisogni ed elaborare risposte sostenibili.
Skopìa Education, start-up dell’Università di Trento, ha tenuto il corso di formazione “Esplorare Futuri personali” destinato a 50 docenti e suddiviso in due fasi per un totale di 16 ore di lezioni frontali e di laboratori. Gli insegnanti hanno appreso l’approccio metodologico dell’anticipazione strategica e hanno praticato in prima persona gli esercizi di futuro che successivamente hanno proposto in classe.
Le famiglie sono state coinvolte in un incontro formativo condotto da Camera di Commercio sulla tematica della conoscenza del Verbano-Cusio-Ossola, delle sue caratteristiche socio-economiche e delle opportunità offerte. Un secondo incontro è stato organizzato da VCO Formazione ed è stato incentrato su un excursus sul mondo del lavoro, su come cambia velocemente, sulle nuove tecnologie e sulle nuove professioni.
In collaborazione con la cooperativa La Vaina di Verbania e con le aziende del territorio (Grand Hotel Majestic, Azienda bio di Montrigiasco, Novacoop, Giardini botanici di Villa Taranto, ditta Alessi, Grand Hotel Dino) 107 ragazzi, divisi in piccoli gruppi e guidati da un educatore e da un operatore tecnico, hanno potuto sperimentare vari ruoli lavorativi imparando il rispetto dei tempi, l’importanza di sapersi presentare e relazionare con il pubblico e scoprendo il back-stage della realtà lavorativa. Il contesto extrascolastico non formale ha permesso di far emergere propensioni e attitudini che in classe rimanevano sopite. La griglia di osservazione predisposta ad hoc ha concorso alla valutazione delle competenze nelle discipline collegate.
I laboratori di futuro, condotti dai docenti di classe formati da Skopìa, hanno coinvolto 225 studenti delle classi prime. Il percorso è stato strutturato in tre fasi (visioni dal passato, salto nel futuro, ritorno al presente) in cui gli insegnanti hanno guidato i ragazzi alla distinzione tra futuri probabili e preferibili nell’intento di renderli competenti, autonomi e autodeterminati.
Dopo apposita formazione, 70 ragazzi di scuole diverse hanno partecipato alla giornata di business game presso la Fondazione Istud di Baveno, dove in piccoli team hanno simulato la gestione di un’impresa sostenibile incentrata sulla vendita di frutta biologica sul territorio italiano. Gli studenti hanno sperimentato l’importanza della capacità decisionale in termini di tempestività ed efficacia delle scelte adottate, hanno imparato quanto sia fondamentale il lavoro di squadra e sono entrati in contatto con situazioni che nelle normali ore di lezione non avevano mai conosciuto.
Infine, 36 alunni hanno partecipato ai laboratori di elettronica e di nuove tecnologie proposto da VCO Formazione, ente di formazione professionale, in cui gli alunni hanno svolto attività finalizzate all’acquisizione delle abilità minime per poter interagire con la componentistica elettronica e con i relativi ambienti di sviluppo software.
Sviluppi e prospettive
I monitoraggi effettuati in itinere e alla fine della prima annualità sono risultati incoraggianti, documentando una elevata percentuale di gradimento da parte degli studenti coinvolti che si è tradotta in un apprezzabile calo del numero di assenze degli alunni a rischio di dispersione e di insufficienze, in particolare nelle discipline collegate alle attività proposte. La disseminazione dell’esperienza alle altre scuole ed Enti del territorio ha apportato nuove risorse alla Rete che si è ampliata con l’ingresso di alcune scuole superiori (due Licei, un Istituto Tecnico Professionale, un Istituto Alberghiero, un Istituto Agrario, un Istituto di Formazione professionale) e ha acquisito la collaborazione con il progetto regionale “Obiettivo Orientamento Piemonte”. La complessità data dalle azioni messe in campo e dalla numerosità dei soggetti coinvolti, unitamente alla volontà di valutare e validare scientificamente un modello di orientamento obiettivamente efficace, ha portato al coinvolgimento del Centro Studi Cedisma dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Con la seconda edizione di Ricomincio da me si mira al consolidamento della coprogettazione del sistema di orientamento provinciale a opera di tutti i partner coinvolti, ad un potenziamento dell’azione di coinvolgimento delle famiglie e all’ottimizzazione dell’azione formativa rivolta a studenti e genitori; nello specifico con le scuole superiori verranno organizzati sia laboratori tematici per gli alunni in cui si adotterà la strategia educativa della peer education, sia un salone dedicato all’orientamento scolastico, allestito presso il Centro Commerciale “Le Isole” di Gravellona Toce per consolidare e rendere visibile l’apertura delle scuole al territorio e alla vita quotidiana della Comunità. Tutte le azioni sono pianificate dal gruppo di lavoro costituito dai partner della Rete e andranno ad integrarsi con quelle già previste dal Progetto Regionale Obiettivo Orientamento Piemonte.
Bibliografia
- ISFOL, Rapporto Orientamento 2011. Sfide e obiettivi per un nuovo Mercato del Lavoro, Roma, 2012.
- MIUR, Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, «Annali della Pubblica Istruzione», vol. 88, numero speciale, 2012.
- MIUR, Linee guida nazionali per l’orientamento permanente, 2014: istruzione.it/orientamento/
- MIUR, Linee guida dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO), 2019: Testo disponibile all’indirizzo web: https://bit.ly/2YoXsB6.
- MIUR, La dispersione scolastica nell’A.S. 2016/2017 e nel passaggio all’A.S. 2017/2018, Roma, 2019.