L’articolo presenta la sperimentazione di un “esercizio di futuri” pensato per studenti della scuola primaria con due domande di ricerca a due livelli, di contenuto e di metodologia. Da una parte, ci si chiede quali immagini di futuro riguardo la propria comunità hanno i giovanissimi cittadini; dall’altra, in che modo si può far emergere o raccogliere tali immagini di futuro e a partire da quale età può essere proposta una reale riflessione collettiva sui futuri delle rispettive comunità.
Queste domande emergono da premesse quali l’importanza dell’esplorare le immagini collettive di futuro e il valore dell’alfabetizzazione ai futuri (futures literacy) nella formazione di cittadini del XXI secolo. I paragrafi che seguono specificano meglio ciascuno di questi elementi e il contesto della sperimentazione. I risultati qui presentati sono una selezione di quelli più rappresentativi, funzionali a offrire spunti per un dibattito più che dare risposte analitiche, riportati nella sezione di discussione.
Le immagini di futuro riflettono e prefigurano il futuro della società
Tutte le nostre decisioni si basano su immagini di futuro, dalle scelte individuali e quotidiane (“cosa mi metto oggi?”) al nostro progetto di carriera personale (“cosa voglio fare da grande?” o “in quale scuola voglio andare?”), alle decisioni collettive, ad esempio come gestire il cortile del condominio o i beni comuni della comunità, fino alle scelte dell’amministrazione comunale o i programmi di più lungo termine per il territorio. Tutte hanno una qualche immagine di futuro desiderabile, più o meno esplicita, più o meno chiara e condivisa.
Le immagini di futuro sono così importanti nel dare forma alla realtà che il sociologo Fred Polak[1] arrivò a dire che «l’ascesa e la caduta delle immagini di futuro precede o accompagna l’ascesa e la caduta delle culture» (Polak, 1973). Le immagini di futuro riflettono e prefigurano il futuro della società: dove vanno le immagini, là va la società. D’altra parte, le immagini di futuro sono essenziali per la sopravvivenza dell’identità di una società.
Le immagini di futuro si formano in modo spontaneo nella nostra mente, come “automatica” attività cognitiva di sintesi e assegnazione di significato alle informazioni che raccogliamo o che ci arrivano. Le stesse immagini di futuro possono essere influenzate in modo consapevole o assimilate in modo passivo e inconscio. Semplificando, i futuri immaginati possono orientarsi verso due estremi opposti: nella direzione di un futuro chiuso e poco incerto (es. grazie alla tecnologia) o nella direzione di una molteplicità di futuri aperti. In questi due orientamenti il ruolo di ciascun cittadino cambia notevolmente nel quadro di una complessa relazione con l’incertezza della realtà sociale.