SHIPinSPACE (SiS) è stata in grado di raggiungere questo risultato applicando due principi fondamentali:
- Utilizzare come elemento di base per i passeggeri una capsula sferica di dimensioni contenute che ha la forma e dimensioni ideali per sopportare i carichi di pressione con il minimo mass budget, raggiungendo un altissimo grado di affidabilità strutturale.
- Un assemblaggio con la tecnica del disaccoppiamento strutturale (senza viti di collegamento fra le parti strutturali) che permette di ridurre il fattore di amplificazione dinamico ossia il livello di accelerazione, di irrigidire le strutture attraverso la pre-compressione, eliminare i pericoli di instabilità locali (buckling) e permettere per la prima volta uno scenario di separazione pirotecnica del modulo passeggeri in caso di grave rischio missione con una facile evacuazione delle capsule attraverso la separazione dell’Ogiva, che per la prima volta non viene solo utilizzata per proteggere il prezioso payload dai carichi aerodinamici ma diventa la vera struttura primaria del Modulo, a dimostrazione che tutti gli elementi sono sfruttati e ottimizzati fino in fondo, col risultato di avere il minor mass budget possibile.
L’assemblaggio modulare di elementi base ricorrenti e il disaccoppiamento strutturale sono i due fattori che rendono la tecnologia SiS insuperabile in termini di rapporto prestazioni/costo.
È noto che puntare su una tecnologia innovativa comporta dei rischi; in questo caso, tuttavia, i rischi sono fortemente attenuati sia da analisi FEM strutturali che hanno fornito margini di sicurezza importanti, sia da risultati sperimentali ottenuti da SiS su Equipment assemblati con questo principio e sottoposti ai più alti livelli di accelerazioni.
L’ambizione di SiS è di portare il livello di sicurezza di una missione spaziale al livello di un velivolo wide-body commerciale, ossia a 10-6 contro 10-2 attuali. La tecnologia introdotta da SiS, se fosse esistita per gli Shuttle Challenger e Columbia, avrebbe potuto salvare la vita di 14 persone, grazie ad un sistema di separazione pirotecnica che potrà essere attivato attraverso il monitoraggio costante di parametri fondamentali strutturali che, in caso di prevedibile cedimento, possono liberare le capsule che potranno scendere in tutta sicurezza singolarmente e atterrare con paracadute.
L’alta capacità raggiungibile da SiS permette di fissare il prezzo del biglietto per passeggero a 50mila dollari, meno di un quarto di quello proposto da Virgin Galactic SpaceShipTwo, dimostrando di poter realizzare un utile di 85 milioni di dollari con un volo settimanale, un target di prezzo che apre l’accessibilità dello spazio a una fascia di popolazione ben più ampia. La forza del progetto SiS è quella di avvicinare come mai è stato possibile sinora una missione spaziale alla classe media, un obiettivo in grado di attirare l’attenzione dei media anche per un utilizzo terrestre come parco spaziale aperto al grande pubblico.
Si apre quindi per il progetto SiS la potenzialità di dotare di un nuovo standard tutta l’industria aerospaziale, in grado di ridurre fortemente i costi di sviluppo e di incrementare il livello di sicurezza, due parametri che difficilmente possono essere soddisfatti contemporaneamente.
La determinazione a costruire il primo “hardware” del progetto SiS con la costruzione di un Modello Ingegneristico (struttura equivalente al velivolo di volo ma senza i Sottosistemi) del Modulo da 44 Passeggeri montato su un attuatore elettro-idraulico in grado di simulare il decollo di un lanciatore, segna anche definitivamente la volontà di avvicinarsi al grande pubblico da parte di SiS, a cui è stata recentemente rivolta l’offerta di ospitare per sei mesi il modulo passeggeri presso un centro commerciale nei pressi di Londra frequentato annualmente da 27 milioni di persone. Applicando un ticket di soli 10 sterline sarà possibile entrare nelle capsule progettate come “hardware” di volo e provare l’emozione di un decollo di un lanciatore spaziale.
Il velivolo introduce altre importanti novità tecnologiche, quali i carrelli principale e frontale con il pacco ruote all’esterno, una soluzione che permette di avere aperture nell’ala ridotte a un diametro di 300 mm, che per un’ala ipersonica garantisce una maggiore rigidezza e pesi inferiori.
Dal punto di vista della fabbricazione, SiS intende fare un ampio uso della tecnica di infusione di resina con fibre di carbonio, un processo che permette di evitare l’utilizzo di autoclavi e raggiungere un set-up di fabbricazione di dimensioni molto maggiori e ad un costo molto inferiore. La tecnica di infusione di resina viene anche utilizzata con la progettazione di stampi modulari, che rappresenta anche qui una novità assoluta nel campo della fabbricazione di strutture primarie. La modularità significa che lo stesso stampo può essere utilizzato per la fabbricazione di una centina o come parte di altri stampi per la costruzione di un longherone o della pelle esterna dell’ala. Questo riduce non solo il numero di utensili di fabbricazione, ma risolve anche alla radice problemi di tolleranze fra elementi accoppiati che dilatano di molto i costi di fabbricazione.
SiS è attualmente alla ricerca di partner/investitori in grado di poter assicurare la qualifica del modulo passeggeri con un budget di 3 milioni di dollari e un business plan che possa produrre vendite con l’utilizzo dello stesso e di una centrifuga da 16 passeggeri come simulatore all’interno di un parco spaziale.