La futura sopravvivenza delle città metropolitane dipenderà dalla loro capacità di fronteggiare il “pericolo dell’improbabile e dell’incerto”. Mentre l’azione del progettare rinvia a quel paradigma logico-razionale che crede di prevedere il futuro mediante connessioni causali con eventi passati, la funzione propria del “programmare” richiede la peculiare abilità dei sistemi complessi di autoregolarsi e auto-adattarsi dinamicamente ai mutamenti. Leggi Tutto